Peña Nieto presidente eletto: festa in tv e ripudio nelle piazze.

Festa della democrazia o imposizione fraudolenta? Oscillano tra questi due estremi le interpretazioni della giornata elettorale di domenica scorsa in Messico. Da una parte, il racconto ufficiale, che la definisce come la piú trasparente della storia del paese; dall’altra, la narrazione che viene dalle piazze e dalle reti che parla invece di elezioni sporche e mette seriamente in discussione la legittimitá dei risultati che avrebbero premiato Peña Nieto, il candidato della restaurazione priista. Continua a leggere

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#YoSoy132: una sassata nello stagno

La nascita di una movimento é sempre repentina. All’improvviso, non si sa come e quando meno te l’aspetti, le piazze tornano a riempirsi e spuntano funghi ribelli, o quanto meno critici, un pó dovunque. É cosí anche per #YoSoy132, il movimento che da un paio di mesi a questa parte ha fatto irruzione sulla scena politica messicana, sparigliando le carte della politica istituzionale in piena campagna elettorale e -fatto ancor piú interssante, dal nostro punto di vista- dando nuovamente voce alle piazze. Cosa, quest’ultima, doppiamente lodevole, in un paese in cui 6 anni di guerra al narco e di militarizzazione del territorio hanno ridotto sensibilmente le possibilitá e i margini di agibiltá politica per i movimenti sociali. Non é infatti facile fare movimento trovandosi stretti nella morsa tra guerra e desaparecidos. Sia benvenuto dunque #YoSoy132, una sassata nello stagno, una boccata d’ossigeno di cui si sentiva davvero il bisogno. Continua a leggere

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